Spesso si utilizzano dispositivi elettronici che richiedono due o più pile per funzionare. Quando un dispositivo smette di funzionare, per escludere che sia rotto, è utile provare a sostituire le pile.
Individuare un set di pile cariche, tra quelle a disposizione in casa, può diventare una lotteria! Che siano pile Stilo, anche ricaribili, o pile a bottone, può essere utile capire in maniera certa se una pila è carica o scarica. A tale scopo si può utilizzare un tester, reperibile per pochi Euro anche su Amazon.
Spostate il selettore su 20, per accendere il tester e per far sì che possa misurare in un intervallo da 0 V a 20 V. Appoggiate le sonde di prova (le punte rosso e nero) sui poli della pila: nero corrisponde a “-“, rosso corrisponde a “+”. Potete anche appoggiarli al contrario, quello che conta è il valore assoluto rilevato dal tester.
Le pile Stilo (AA) e Ministilo (AAA) hanno la stessa tensione e sono da 1.5 V. Se sono ricaricabili sono 1.2 V. Pertanto se la pila è carica sul display del tester comparirà proprio 1.5 (o 1.2 nel caso di ricaricabile). Se la pila è nuova può essere rilevato anche 0.1 V in più.
Se invece il valore è di 0.1 sotto il valore nominale, la pila è scarica. Ad esempio, nel caso delle pile usa e getta, se il valore è pari a 1.4 o inferiore, non sono più utilizzabili e sono quindi da buttare. Stesso discorso per le pile a bottone, come ad esempio le comuni CR2032 o LR44, rispettivamente da 3 V e 1.5 V.
La regola è sempre la stessa: se il valore rilevato dal tester è inferiore di 0.1 V rispetto al valore nominale, la pila è scarica.
Potreste anche continuare ad utilizzare una pila scarica, perché magari la carica residua è sufficiente, ad esempio, ad alimentare un orologio da parete, ma sappiate che in tal caso il corretto funzionamento del dispositivo non è garantito ed inoltre si rischia che alla lunga la pila si danneggi e che fuoriesca dell’acido!
Ricordate di gettare le pile scariche negli appositi contenitori presenti nei negozi e supermercati della propria città!